Alessandro Lucca

Alessandro Lucca est né en 1967, à Thiene, en Vénétie. Pendant deux décennies, il a été photographe. Mais en souvenir de son grand-père, il n'a jamais oublié la pipe - il en a eu jusqu'à cinq cent - et apprécie particulièrement les mélanges anglais et naturels.

Alessandro ne cherche pas à recréer des formes classiques, mais cherche à créer un impact visuel et visuel, cherchant son inspiration dans l'histoire de l'art. Même si, comme toujours, c'est finalement le bois qui a le dernier mot.

Le bois justement : Alessandro tavaille sur de la bruyère vieille trois ou quatre ans, mais aussi sur le morta et l'olivier. Ses tuyaux sont en ébonite et cumberland.

Difficile d'en savoir plus, il reconnaît lui-même a voir du mal à parler de lui. Fianlement, ce qu'il recherche aujourd'hui, c'est à proposer un objet en poids, de forme et de poids idéals, avec un seul but : que celui-ci trouve son propriétaire.

Mais tout cela, c'est encore Alessandro qui en parle le mieux :

La pipa : quell’appendice indivisibile, così naturale, del nonno materno... Lo stupore bambino per l’arcana creatura da allora non mi ha più abbandonato e negli ultimi trentasei anni si è confermata inseparabile compagna, sempre attiva, sempre seducente. In questo considerevole lasso di tempo, molto, molto lentamente ho dato alle fiamme una notevole quantità di english mixtures e, in misura minore, tabacchi naturali, fidando sicuro su svariate creature dalle fogge più attraenti - conto poco meno di cinquecento pezzi usati, anche se, di recente, ho molto ristretto il range di utilizzo.

Il mio approccio alla messa in opera di questi oggetti credo debba più all’arte visiva che allo specifico del mondo pipario. Per ogni ‘creatura' che concepisco trovo ispirazione dalla mia (non vasta) conoscenza della storia dell’arte e da una certa curiosità per l’analogia e il gioco linguistico. E anche se questi rimandi mi sono necessari, quanto spontanei, il rapporto con la placca risulta alla fine molto meno ‘intellettuale’. Perché lo sappiamo: è il legno che ha l’ultima parola !

Come materiali uso radica che stagiono per tre o quattro anni e in misura minore bog oak e ulivo. I bocchini sono prevalentemente in ebanite o cumberland. Non ho un grading perché ogni oggetto deve avere una sua valutazione.

L’attività di pipemaker è attualmente la mia unica occupazione dopo un passato professionale lungo più di un ventennio come fotografo pubblicitario, lavoro svolto con passione e relativo successo. Una disposizione che invece, sono certo, mi manca è la capacità di scrivere, soprattutto di me stesso; lascio quindi alle parole di un mio caro estimatore dalla penna felice il compito di una descrizione più puntuale ed esauriente :

"Alessandro mostra da subito un’attitudine a cogliere la densità delle immagini. Anche quando il suo sguardo si fa periferico: quel che cattura è un nonsoché di essenziale, spesso dissimulato nel gusto dell’antiretorica e dell’ironia. Questo stile trasmigra, col tempo, in ogni sua attività più o meno collaterale: il gastronomo, lo scultore, il musicofilo, il motociclista (e finanche il padre!) riescono sempre a trovare un punto di equilibrio tra compattezza e fantasmagoria del caos. Una densità, appunto, che trova la sua espressione ideale nel fumare, inventare, realizzare pipe. Perché la pipa rappresenta un microcosmo di esperienza: una compattezza di sensazioni che non ha eguali. Allo scopo di affinare e valorizzare questa passione Alessandro, si dedica oggi, quasi esclusivamente, alla realizzazione di pipe; mestiere che gli consente di creare un’arte che si guarda, si tocca, si respira".

Ogni oggetto deve avere un peso, una forma ideale e un materiale che ‘serva’ allo scopo: ogni pipa cerca il suo fumatore !

Alessandro Lucca nato a Thiene (Vi) il 20-01-1967